351 599 6499 | Eugénie Dott.ssa Alderisio studio@alderisio.it

Tutto ha origine da una madre, quando per madre intendiamo colei che ci porta nel grembo, che decide di darci la vita, che ci cresce.

Ma dietro questa normalità quante insidie rendono la nostra vita complessa e difficile?  Un materno troppo vigile ci limita, uno troppo ansioso ci rende paurosi, uno troppo affettivo crea insopportabile la separazione e via discorrendo. Quando il troppo amore crea dipendenza e sensi di colpa, quando le troppe attenzioni soffocano e privano, quando le carezze diventano graffi, trovare un equilibrio psico-affettivo-emotivo diventa impresa ardua. Adulti incapaci di provare amore o di elargire carezze, sono sempre più numerosi e sempre figli di una madre assente, incapace di aver trasferito loro quell’amore che costruisce la persona sana di domani. L’importanza dell’amore e dell’essere amati diventa il punto focale per affrontare il mondo in maniera autonoma e stabile. Difficoltà che incontriamo sovente nella vita, ci mettono alla prova e quello che ci è stato insegnato, diviene strumento atto a superare tale avversità. Fragilità, incapacità di reazione, disperazione ma anche bassa autostima e senso di irraggiungibilità sono solo alcune delle manifestazioni che spesso denotano carenze affettive. Rapporti relazionali deboli o anaffettivi ci rendono incapaci di sostenere relazioni e matrimoni con la conseguente separazione funzionale solo al ripetersi, con altri, le stesse dinamiche.

Madri non disponibili, incapaci di esserci in qualsiasi forma, che si ritraggono davanti ad ogni tentativo di avvicinamento affettivo, che non baciano, non accarezzano, non toccano, insensibili al pianto, al dolore, fino ad arrivare all’abbandono fisico del bambino, creano un grande vuoto ed una insanabile mancanza che spesso viene colmato dalla ricerca di una figura accudente più vicina e disponibile, una nonna, una zia, un fratello.

Madri di questo tipo sono spesso inconsapevoli ed a loro volta figlie non amate, capite, volute. Per contro, madri invischiate non sono in grado di lasciare vivere autonomamente i propri figli, sono donne incapaci di avere una vita propria e proiettano, sogni, desideri, aspettative sui figli. Vivono sui loro successi e nelle loro vite. Sono eccessive, sempre preoccupate ed invadenti, sempre presenti con ogni scusa., pronte a gestire e risolvere mai ad ascoltare, comprendere. Mentre nel primo caso, i figli vengono ignorati, qui si parla di essere ingoiati dalla madre e resi immobili, inermi, fermi nel proprio sé incapace di essere e di esistere autonomamente.

Madri aggressive, madri terrificanti, madri ansiose riversano sui figli le loro paure, debolezze rendendoli a loro volta vulnerabili e fragili nei confronti della vita.

Violenze fisiche ma spesso emotive o psicologiche sono causa di comportamenti instabili facilmente riscontrabili negli adulti o negli adolescenti che spesso utilizzano il rischio come unico mezzo per rendersi visibili o incontrollabili. Il materno ci insegna molto ed essere madre è davvero un compito complesso ed ostico nella sua totalità. Amore ed empatia devono sempre essere presenti per dare e sentire l’altro nelle sue forme e nelle sue richieste di vita.